1915
Da podere a
distretto industriale
Nel 1915 la nascente industria Fiat impiantò il suo stabilimento di produzione di automobili sui resti dell'antico podere dei nobili Robilant, e che prese il nome di Fiat Lingotto.
Divenne così lo stabilimento ufficiale Fiat. Il comprensorio fu completato solo nel 1922; l'industria trasformò rapidamente il borgo, facendolo passare da luogo rurale a quartiere operaio.
Divenne così lo stabilimento ufficiale Fiat. Il comprensorio fu completato solo nel 1922; l'industria trasformò rapidamente il borgo, facendolo passare da luogo rurale a quartiere operaio.
1922
La Balilla, la Topolino,
la X 1/9…
Dal 1922 al 1936, la presenza della Fiat Lingotto, prima della nascita dello stabilimento di Mirafiori, portò un rapido sviluppo economico in tutta la zona. Nel corso della propria vita, lo stabilimento Lingotto produsse decine di modelli di automobili, come la Torpedo, la Balilla, la Topolino, la Fiat 1100 R e la sportiva X 1/9 con la rivoluzionaria posizione centrale del motore. Nel 1940 una parte della produzione fu spostata nel più grande stabilimento torinese chiamato Fiat Mirafiori.
Renzo Piano dice di aver voluto ricreare nel Lingotto "un genuino pezzo di città", pulsante, vitale, poliedrica, complessa.
1982
Fino alla Lancia Delta
Il Lingotto invece, fu ufficialmente spento nel 1982; l'ultimo modello in produzione fu quello della Lancia Delta prima serie del 1979. Famosa fu anche la sequenza cinematografica del film “Un colpo all'italiana”, del 1969, che immortalò la nota pista di collaudo automobili situata sul tetto dello stabilimento Fiat Lingotto, attualmente esistente sotto la bolla di vetro panoramica.
1985
Da distretto industriale
a terziario avanzato
Nel 1985 fu incaricato della ristrutturazione l'architetto genovese Renzo Piano. La proposta di Piano per il Lingotto è affascinante, coerente con il ruolo che l’edificio aveva avuto sin dalla sua inaugurazione. Come negli anni '20 lo stabilimento aveva indicato la direzione della città verso lo sviluppo industriale, così negli anni '90 diventa simbolo del terziario avanzato, della sfida verso il futuro.